STOP in fotografia
STOP in fotografia, cosa sono e come si misurano?
Stop in fotografia, è più difficile a dirsi che a farsi, quindi non spaventarti. 😉
Gli STOP in fotografia sono strettamente legati all’esposizione, quindi ci ricolleghiamo alla lezione precedente (Tempo Diaframma ISO) e servono per misurare le variazioni della quantità di luce che colpisce il nostro sensore.
Nella lezione precedente abbiamo detto come i tre parametri Tempo Diaframma e ISO siano collegati tra di loro e che aumentando o diminuendo uno dei 3, di conseguenza dovremo ribilanciare la quantità di luce che colpisce il sensore con gli altri 2. Gli STOP, servono per capire, quanto la piccola variazione di un parametro corrisponda alla stessa variazione di uno degli altri 2.
Lo so che sto parlando difficile ma l’argomento in se è facile, sto solo cercando le parole più semplici per spiegare il concetto.
Vediamo più nel concreto, a ogni incremento di STOP, la quantità di luce raddoppia, viceversa a ogni diminuzione di STOP si dimezza.
Già da questa affermazione abbiamo (forse) chiarito qualche piccolo concetto, nel concreto vediamo un esempio al volo:
“Se io ho una tripletta Tempo Diaframma e ISO che mi danno una esposizione corretta, se io per un qualsiasi motivo, decidessi di incrementare di uno STOP gli ISO e il Diaframma non lo voglio variare, significa che rispetto alla tripletta di partenza ho una sovraesposizione di uno STOP e quindi ho il doppio della quantità di luce che dovrei avere. Essendo rimasto solo un parametro (cioè il Tempo), per dimezzare la quantità di luce dovrò diminuire di 1 STOP il tempo di scatto, cioè raddoppio la velocità di scatto (se usavo un tempo di 2 secondi, allora dovrò usare 1 secondo)!
TRIPLETTA DI RIFERIMENTO
- Tempo 2 s
- Diaframma f5.6
- ISO 100
Aumento gli ISO a 200 (incremento di uno STOP, notiamo che raddoppiando il valore, raddoppia la quantità di luce e quindi aumenta di uno stop l’esposizione).
Non voglio toccare il Diaframma (scelta personale, in relazione a come voglio scattare)
Unico parametro rimasto è il tempo, che dovrò diminuirlo di uno STOP, quindi raddoppio la velocità di scatto (raddoppiando la velocità di scatto allora mi serve la metà del tempo per fare lo scatto) e passerò da 2 secondi a 1 secondo.
NUOVA TRIPLETTA SEMPRE CON ESPOSIZIONE CORRETTA UGUALE ALLA PRECEDENTE DI RIFERIEMENTO
- Tempo 1 s
- Diaframma f5.6
- ISO 200
In questo esempio, puramente casuale, ho deciso di variare un solo parametro per riequilibrare il sistema, in realtà potevo variarne anche 2, tipo diminuendo di mezzo stop il tempo e mezzo stop il Diaframma il risultato sarebbe stato ugualmente corretto. Il capire perché effettuare una variazione piuttosto che un’altra lo abbiamo accennato nella lezione precedente, cioè in base a vari fattori a seconda del soggetto da fotografare.
ORA VEDIAMO I VARI PARAMETRI
Elencherò i parametri con variazioni di 1 STOP (cioè il raddoppio o il dimezzamento della quantità di luce)
Tempo (in secondi)
1/8000 – 1/4000 – 1/500 – 1/250 – 1/125 – 1/60 – 1/30 – 1/15 – 1/8 – 1/4 – 1/2 – 1 – 2 – 4 – 8 – 15 – 30
Tutti questi valori come abbiamo detto sono distanziati di uno stop, quindi saranno esattamente il doppio del valore che lo precede e la metà di quello che lo segue. Gli estremi 1/8000 e 30 secondi sono quelli standard, per le macchine fotografiche reflex professionali o semi professionali, quindi in base al corpo macchina si possono avere delle limitazioni negli estremi di questo parametro, difatti molte si fermano a 1/4000 o arrivano anche a 60 secondi.
Diaframma (ricordiamo essere lunghezza/diametro)
f/1 – f/1,4 – f/2 – f/2,8 – f/4 – f/5,6 – f/8 – f/11 – f/16 – f/22 – f/32 – f/45 – f/64 – f/90 – f/128
In questo caso non sarà esattamente il doppio, perché abbiamo come misura di riferimento un diametro quindi saranno con fattore di moltiplicazione √2 “radice 2”, ma il concetto non cambia. Il valore di questo parametro è strettamente legato all’obiettivo utilizzato, la maggior parte degli obiettivi base partono con un valore f3.5 e arrivano a un valore di f32, più gli obiettivi sono luminosi e di conseguenza costosi, il valore diminuisce.
ISO (sensibilità del sensore alla luce)
100 – 200 – 400 – 800 – 1600 – 3200 – 6400
Con questo valore torniamo a rispettare la proporzione del raddoppio del valore o del suo dimezzamento, questi valori sono quelli delle più comuni macchine entry level, mentre quelle professionali si possono estendere bel oltre, partire da 50 iso e arrivare anche a 102400. Attenzione questo parametro è da usare con cautela, perché più si aumenta e più diminuisce la qualità dell’immagine, le macchine professionali costano molto, ma perché riescono a sopportare meglio alti valori di ISO senza perdere troppa qualità.
Ho voluto mostrarvi i valori di riferimento parlando di STOP e quindi con incrementi raddoppiando la quantità di luce, le comuni macchine fotografiche però permettono di scegliere valori anche intermedi, 1/3 o 1/2 di STOP. Questo permette di poter gestirsi meglio nella personalizzazione dei parametri.
Ora vi starete di certo chiedendo… Ma io come faccio a sapere quanta luce ho e quindi come modificarla? Beh questo sarà argomento della prossima lezione, cioè parleremo di ESPOSIMETRO.
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