Esposimetro
Esposimetro, come può aiutarci?
Con l’esposimetro eccoci arrivati alla quarta lezione del mio corso base di fotografia digitale.
Nelle lezioni precedenti abbiamo parlato di esposizione corretta e come variare i parametri (tempo, diaframma e ISO) proporzionalmente per mantenerla tale. Ora sia arrivati al punto di poter effettivamente misurare l’esposizione, cioè calcolare quanta luce effettivamente c’è.
Degli esposimetri ne esistono di 2 tipologie a luce incidente e a luce riflessa, il primo è di tipo esterno alla macchina ed è usato solo dai professionisti o dai fotoamatori più evoluti, il secondo invece si trova all’interno delle macchine fotografiche. Per questo motivo in questa lezione tratteremo solo dell’esposimetro a luce riflessa che si trova all’interno di tutte le macchine fotografiche.
Essendo che l’esposimetro si trova all’interno della macchina fotografica per poter leggere la luce, guarda attraverso l’obiettivo e di qui si ha la famosa denominazione TTL (through the lens) “attraverso la lente”. Come abbiamo detto in precedenza questo tipo di esposimetro è a luce riflessa cioè che la luce (sole, flash, lampadina ecc.) colpisce il nostro soggetto (o tutta la scena inquadrata) e viene riflessa all’interno dell’obiettivo.
L’esposimetro della macchina fotografica è intelligente, ma fino a un certo punto, quindi prima di tutto dobbiamo capire come funziona e poi capire se fidarci o meno. Sostanzialmente l’esposimetro legge la luminosità su un “grigio medio” e quindi cerca a suo modo di equilibrare la luminosità come se tutti i colori fossero grigi (cerco di parlare semplice). In questo modo se i colori sono neutri (nella maggior parte dei casi) ci va bene 😉 , se invece ci troviamo a che fare con un bianco bianco o un nero nero (o comunque colori chiari o colori scuri) potremmo avere qualche piccola imprecisione dell’esposimetro.
Fondamentalmente essendo che l’esposimetro ragiona in grigio medio, cercherà di portare tutto a un grigio medio (stiamo parlando di luminosità e non di colore), quindi se si trova a che fare con un colore scuro farà sì di aumentare la luminosità e di conseguenza l’esposizione fino a portarlo alla stessa luminosità che avrebbe avuto un grigio medio, viceversa con un colore chiaro (generalmente il bianco) farà l’esatto contrario, l’esposimetro legge molta luce e quindi la cercherà di diminuire abbassando l’esposizione.
In questi 2 casi, noi dovremo avere l’accortezza di dire “Sto fotografando un oggetto chiaro (o scuro) e quindi l’esposimetro SBAGLIA”
Una volta detto ciò dovremo capire come correggerlo.
Generalmente osservando il display o dentro il mirino (dipende dalle macchine fotografiche), visualizzeremo una immagine tipo questa:
-3..-2..-1..0..+1..+2..+3
In questo strumento ci fornisce la lettura dell’esposizione!
Quando il cursore si trova sullo O significa che l’esposizione letta dall’esposimetro risulta corretta.
Quando è verso i valori negativi è sottoesposta e quando verso i valori positivi è sovraesposta.
I valori numerici 1 2 3.. corrispondono a STOP (e qui si torna alla lezione precedente dove parlavo di questo valore, se non l’hai letta la trovi QUI).
Nella stragrande maggioranza delle situazioni, il nostro scopo è quello di variare i parametri cercando di ottenere il cursore sullo O, cioè ci possiamo fidare della lettura del nostro esposimetro.
Siccome però esistono anche casi particolari (quelli descritti precedentemente), dove l’esposimetro sbaglia, noi dovremo avere l’accortezza di bilanciare l’esposizione e da qui il termine “COMPENSAZIONE DELL?ESPOSIZIONE”.
Come procedere?? Beh c’è poco da dire che qui serve molta esperienza, cioè avere l’occhio di dire, l’esposimetro sbaglia di 1 o 2 STOP ecc. ma per fare prima vi consiglio di controllare la foto come è venuta. (esistono anche altre tecniche quando si è di fretta e non si vuol perdere tempo a controllare com’è venuta, ma non ve la spiego in questo momento altrimenti vi incasino).
Riepilogo:
Se fotografiamo soggetti di colore scuro (tendente al nero) l’esposimetro cercherà di sovraesporre l’esposizione portando i neri al grigio medio, quindi dalla nostra lettura dovremo spostare il cursore verso i numeri negativi e dirgli “so che ti sbagli e quindi fammela più scura”.
Se fotografiamo soggetti di colore chiaro (tendente al bianco) l’esposimetro cercherà di sottoesporre l’esposizione portando i bianchi al grigio medio, quindi dalla nostra lettura dovremo spostare il cursore verso i numeri positivi e dirgli “so che ti sbagli e quindi fammela più chiara”.
Ultimo paragrafo veloce parlando di esposimetro
L’esposimetro è uno strumento che legge la luce riflessa, e noi abbiamo la possibilità di poterlo “tarare” e dirgli dove effettuare la sua lettura, per questo motivo esistono delle icone come queste:
VALUTATIVA effettua una misurazione su tutta la scena
SPOT effettua la misura su un punto specifico che vogliamo
PARZIALE effettua la misura al centro della scena
MEDIA PESATA effettua una misura sempre al centro della scena ma effettuando una media pesata verso il centro.
Nell’immagine potete osservare dove e come vengono effettuate le misure dell’esposizione.
Il mio consiglio che è se non sapete quale usare all’ora usate quella valutativa, nella maggioranza dei casi va bene, se siete dei professionisti (però non stareste leggendo qui) usate quella spot, ma è molto pericolosa se non usata con cura e attenzione, gli altri due tipi di misurazione io generalmente non li uso quasi mai, ma dopo un po’ diventa questione di abitudine, in realtà con l’esperienza un tipo vale l’altro.
Così si è conclusa anche questa quarta lezione del corso base di fotografia digitale, prossima lezione parleremo dei programmi di scatto M, AV, TV, P, A
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